In occasione della 39a Assemblea nazionale dell’Anci che si svolge in questi giorni a Bergamo, ToNite e Anci hanno organizzato martedì 22 novembre 2022 un workshop indirizzato alle città, per approfondire le opportunità di finanziamento dedicate all’innovazione urbana.
Il workshop, dal titolo “Da Urban Innovative Actions a European Urban Initiative: le opportunità per le città e le esperienze di Torino e Bergamo su innovazione, sicurezza e contrasto alla povertà”, ha permesso alle città di confrontarsi su strategie, strumenti e risorse per mettere in campo azioni e politiche extra-ordinarie, “rischiose” e innovative.

L’incontro, introdotto da Simone D’Antonio di Anci, si inserisce nella missione di Anci di promuovere il confronto tra opportunità e buone pratiche di innovazione urbana e favorire l’adozione o il trasferimento di conoscenza tra realtà urbane diverse. I progetti realizzati con il programma Urban Innovative Actions possono rappresentare un punto di partenza per tutte le città italiane per sperimentare e generare innovazione e politiche innovative.
Il programma UIA ha permesso a Torino di sperimentare metodologie e approcci innovativi per la gestione dei beni comuni, per affrontare il tema della sicurezza urbana e testare modalità innovative di gestione delle politiche della notte.
L’Assessora alla transizione ecologica e digitale di Torino Chiara Foglietta ha parlato del progetto ToNite, che è intervenuto in termini di rigenerazione urbana e partecipazione civica su una porzione precisa di territorio cittadino: l’area che si affaccia sul fiume Dora, a nord-est del centro cittadino e corrispondente alla Circoscrizione 7, di circa 80 mila abitanti. La sfida centrale affrontata dal progetto riguarda la sicurezza urbana e, in particolare, la percezione di sicurezza degli abitanti del quartiere, specialmente nelle ore serali e notturne. Il progetto ha voluto intervenire con una risposta strutturale – lontano dall’intervento delle forze dell’ordine – che si è inserita in maniera strategica nel periodo post-pandemico, a fronte del bisogno, soprattutto dei giovani, di vivere la città e gli spazi pubblici, anche la notte.
Con il progetto ToNite la Città di Torino ha costruito e rafforzato la rete di soggetti civici – associazioni, comitati e organizzazioni di cui il territorio è ricco – promuovendo la creazione di progetti locali che sul territorio hanno occupato gli spazi pubblici e coinvolto la cittadinanza, generando partecipazione e prendendo in carico nuove forme di fruizione degli spazi urbani. Dallo sport in piazza, alla festa del ramadan, dagli itinerari delle cucine di tutto il mondo, ad eventi musicali e culturali, dall’assistenza alle persone bisognose ai corsi di italiano per stranieri nei parchi cittadini… Dal suo inizio, il progetto ha permesso la realizzazione di oltre 2000 eventi aperti alla cittadinanza, ha visto la partecipazione di oltre 28 mila persone alle attività locali e ha riqualificato 1830 mq di spazi pubblici e privati. Altre ricadute sul territorio riguardano la creazione di tavoli di lavoro inter-assessoriali e occasioni di incontro diretto con la cittadinanza per spiegare l’impatto – anche sul medio-lungo termine – e presentare i nuovi cantieri in partenza in città e che sono direttamente collegati ai risultati raggiunti con ToNite.
Oggi, il piano regolatore e il manifesto NEB TO – New European Bauhaus spingono Torino verso una pianificazione quasi “utopica”, al cui centro vi sono inclusione e bellezza, una città più vivibile e respirabile. EUI e NEB sono gli strumenti ideali per permettere all’amministrazione di andare oltre all’ordinaria amministrazione, avvicinandosi di più ai cittadini e alle trasformazioni necessarie sui territori.

Se la creazione di nuovi servizi e la rigenerazione di nuovi spazi sono al centro dell’esperienza di Torino, un’altra interessante esperienza è quella realizzata dalla città di Bergamo con il progetto Capacityes, presentata dall’Assessora alle Politiche Sociali Marcella Messina.
Capacityes è un progetto – tra i più importanti del territorio – ideato per affrontare i temi della povertà urbana ed educativa e la carenza dell’offerta abitativa, con un focus principale sui bambini, con politiche innovative che si discostassero dal solito approccio assistenzialista. L’innovazione urbana è stata sperimentata nella creazione di un sistema di welfare di comunità, di partecipazione civica e di rigenerazione urbana, tratteggiando in tutti gli ambiti una dimensione artistica, che caratterizza l’unicità del progetto.
Sul territorio sono stati rigenerati alcuni spazi esistenti e abbandonati, che sono stati restituiti alla cittadinanza con la creazione di un co-housing per famiglie, un polo ricreativo per bambini e per l’infanzia, un osservatorio femminile.
Tutto il progetto ha visto un grande lavoro di coinvolgimento e di partecipazione della cittadinanza: dalla progettazione partecipata alla valutazione dei risultati raggiunti.
Maggiori informazioni sul progetto Capacityes: capacityes.it

Tommaso Galli, Project Officer del programma EUI ha poi presentato numeri e risultati della programmazione precedente e le priorità e le principali caratteristiche del nuovo programma European Urban Initiative.
La European Urban Initiative è uno strumento essenziale per supportare le città di tutte le dimensioni, per promuovere la costruzione di conoscenze e competenze, per sostenere l’innovazione e per sviluppare soluzioni innovative trasferibili e scalabili in risposta alle sfide urbane di rilevanza europea.
Guardando ai numeri della programmazione appena conclusa, con il programma Urban Innovative Actions sonno stati finanziati 86 progetti di innovazione urbana e l’interesse delle amministrazioni locali italiane su questi temi si è dimostrato molto forte. L’Italia è infatti uno dei Paesi che ha presentato il maggior numero di proposte progettuali: Italia e Spagna hanno presentato insieme circa il 50% delle 1100 proposte progettuali pervenute a livello europeo.
Per la nuova programmazione, le tematiche finanziate da EUI verranno definite dalla Commissione Europea e si baseranno sulle priorità definite dall’Agenda Urbana Europea. Le linee di intervento sono strutturate secondo tre strand: progetti innovativi, capacity building e formazione e knowledge dissemination.
Le opportunità di innovazione finanziate da EUI sono aperte a tutte le città, anche piccole e medie aree urbane, che – singolarmente o in partenariato – rappresentino un minimo di 50 mila abitanti. L’oggetto del finanziamento riguarda progetti e soluzioni innovative, mai testate prima, rilevanti per le sfide urbane e in grado di generare conoscenza trasferibile a livello europeo. Il cofinanziamento massimo per progetto è di 5 milioni di Euro, pari al massimo dell’80% dei costi totali.

La prima call di EUI riguarda il tema del NEB – New European Bauhaus, che mira alla costruzione di luoghi urbani che perseguano bellezza, sostenibilità e inclusione. Sono stati identificati i seguenti temi progettuali:
- Costruzione e ristrutturazione secondo i principi dell’economia circolare e della carbon neutrality
- Conservazione e trasformazione del patrimonio culturale
- Adeguamento e conservazione degli edifici per soluzioni abitative economicamente sostenibili
- Rigenerazione di spazi urbani

La call è aperta: deadline fissata al 19 gennaio 2023, ore 14.
Maggiori informazioni sulla Call EUI: urban-initiative.eu/calls-proposals/first-call-proposals-innovative-actions

