Transenne e operai al lavoro: chi è passato in questi giorni nei pressi del Campus Luigi Einaudi si è accorto che l’opera di trasformazione promossa da ToNite è già iniziata.
I lavori di riqualificazione di Viale Ottavio Mai, avviati a fine gennaio, sono stati presentati in occasione dell’incontro ibrido organizzato dall’Università degli Studi di Torino lo scorso 26 gennaio.
Il progetto è al tempo stesso semplice e innovativo. Semplice perché, come spiegato nel corso dell’incontro, si focalizza su principi di conservazione e di infrastrutturazione leggera; innovativo perché la trasformazione sarà evidente ed è il risultato di un’importante azione di ascolto della cittadinanza e di co-progettazione con abituali e futuri utilizzatori dello spazio.
Al centro del cantiere di Viale Ottavio Mai vi è l’obiettivo di creare uno spazio pubblico accessibile, polifunzionale, inclusivo, integrato e sicuro sia nelle ore serali che diurne: un luogo capace di ricucire le diverse anime del contesto in cui è inserito, favorendo la connessione tra giovani, famiglie e anziani ma anche aprendosi a nuove forme di utilizzo da parte di artisti, sportivi e visitatori.

Ma come cambierà questo spazio? I cinque interventi al centro del progetto
Dopo anni di mancato utilizzo di questo spazio pubblico adiacente al Campus Luigi Einaudi, grazie all’azione promossa da ToNite Viale Ottavio Mai si trasforma in uno spazio di condivisione e scambio, relax e benessere, cultura e svago. L’obiettivo del progetto è quello di concepire questo spazio di passaggio come un luogo modulabile che assume la funzione di plurime “stanze”: aula studio e laboratorio all’aperto, spazio per pranzi condivisi e celebrazioni delle lauree, cornice per attività sportive, street food, musica all’aperto, arte di strada e mostre temporanee. Ecco i cinque elementi su cui si sta intervenendo per ridisegnare il volto di Viale Mai.
IL SUOLO – Per preservare la natura del tratto e agire in un’ottica di conservazione, si è scelto di valorizzare il ghiaino esistente come elemento di resilienza ma anche in virtù della sua permeabilità. Il suolo permetterà dunque la permeabilità delle acque piovane, che non fluiranno direttamente nella Dora.
I PERCORSI – Il viale sarà attraversato da diversi percorsi connessi tra loro e delimitati da lamelle posizionate nel terreno secondo un disegno che richiama quello di un circuito stampato. Le lamelle dividono i vari percorsi, separando le aree in ghiaino, i percorsi in calcestre, quelli rivestiti con autobloccanti. Tra questi, è previsto un passaggio per il transito delle biciclette, realizzato in sicurezza, lontano dalle uscite del Campus e collegato alle altre arterie ciclabili.
RAIN GARDEN – Una realizzazione innovativa è quella del rain garden, il giardino della pioggia: uno spazio ideato per raccogliere l’acqua piovana, irrigare le piante coltivate nel giardino e permettere all’acqua in eccesso di penetrare nel sottosuolo – anziché confluire nel fiume Dora.
ARREDI URBANI – La progettazione degli arredi ha seguito le trasformazioni presenti, giocando con il concetto di distanziamento senza però limitare la socialità: i tavolini con la seduta integrata permettono di incontrarsi rispettando il metro di distanza, mentre il tavolo sociale ha delle panche distanziate tra loro, che permettono di affiancare persone in carrozzina oppure di aggiungere ulteriori sedute quando necessario.
NATURA – Accanto al filare di platani già presente sono previste quattro nuove piantumazioni, oltre ad aiuole di graminacee ornamentali – non allergeniche – che ben si inseriscono nel terreno ghiaioso.
Oltre a questi interventi, verrà potenziato il sistema di illuminazione e saranno installate delle strutture di ombreggiatura artificiale. Inoltre, il progetto prevede la creazione di un’area per organizzare eventi all’aperto, che potranno animare Viale Mai anche nelle ore serali e notturne.
Il termine dei lavori è previsto per luglio 2022, ma già a partire dalla primavera si inizieranno a pianificare le prime attività che renderanno questo spazio pubblico restituito alla città il simbolo dell’azione di rigenerazione promossa da ToNite.
Scarica qui la presentazione del 26 gennaio 2022